Requisiti di accesso, obiettivi e sbocchi

Requisiti di ammissione

Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [TS] - Titolo straniero

Obiettivi formativi

Status professionale conferito dal titolo.

Medico Chirurgo
Il Laureato in Medicina e Chirurgia essendo abilitato all'esercizio della professione medica, successivamente all'iscrizione all'Albo Professionale dell'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, avrà opportunità di lavoro presso strutture ospedaliere pubbliche, private accreditate o private. Potrà svolgere il proprio servizio anche
presso altre strutture territoriali delle ASL quali:
- Strutture ambulatoriali;
- Hospice;
- Residenze Sanitarie Assistenziali(RSA);
- Servizi per le Tossicodipendenze (SerT);
- Servizi per le Dipendenze patologiche (SerD);
- Strutture Psichiatriche;
- Centri per i Disabili e le Lungodegenze.
- Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
(IRCCS).
La laurea magistrale in Medicina e Chirurgia rappresenta requisito d'accesso per ulteriori percorsi di formazione, volti all'acquisizione di più ampie capacità professionali:
- Scuole di Specializzazione;
- Dottorati di Ricerca;
- Master;
- Corsi di Perfezionamento di Area Medica
- Scuole di Formazione di Medici di Medicina Generale

Caratteristiche prova finale.

Ai sensi dell'articolo 102, comma 1, del decreto legge n. 18/2020, la prova finale dei corsi di laurea magistrale a ciclo unico afferente alla classe LM-41 in Medicina e Chirurgia ha valore di esame di Stato Abilitante all'esercizio della professione di Medico Chirurgo previo superamento del tirocinio pratico valutativo come disciplinato dal decreto del Ministro dell'istruzione, dell'Università e della ricerca 9 maggio 2018, n. 58, finalizzato alla verifica
del raggiungimento delle competenze previste dallo specifico profilo professionale.
Nella commissione di esame finale di Laurea Magistrale abilitante in Medicina e Chirurgia è prevista la partecipazione di un rappresentante dell'Ordine professionale di riferimento che potrà così verificare, anche ai fini della successiva iscrizione all'Albo professionale, il regolare svolgimento dell'esame finale abilitante a cui il laureando accede al termine di un percorso di studi all'interno del quale ha anche conseguito apposito giudizio di idoneità al tirocinio pratico valutativo di cui al D.M. n. 58/2018.
Il rappresentante dell'Ordine professionale non partecipa alla valutazione della carriera e della tesi di laurea.
Per la preparazione della tesi e per la prova finale possono essere attribuiti fino ad un massimo di 14 crediti di tipologia E.
Per essere ammesso all'esame di laurea magistrale lo studente deve avere seguito tutti i corsi del piano di studio ed aver superato tutti gli esami previsti.
L'esame di laurea magistrale verte sulla discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un Relatore; può essere facoltativamente prevista la figura di un docente Correlatore e/o di un Secondo relatore.
Relatori di tesi sono esclusivamente le figure previste dal Regolamento studenti; possono essere Secondo relatore o Correlatore anche figure esterne all'Ateneo. La prova finale ha lo scopo di verificare la maturità scientifica del laureando al termine del corso di studio attraverso l'attività di ricerca sperimentale svolta sulla tematica oggetto del lavoro di tesi. È prevista la possibilità per lo studente di redigere la tesi in lingua inglese.

Conoscenze richieste per l'accesso.

Per essere ammessi al Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia occorre essere in possesso di un Diploma di Scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo in conformità con la normativa.
Le conoscenze richieste per l'accesso sono coerenti con il decreto della classe e sono verificate attraverso la valutazione dei risultati acquisiti nella prova di accesso nazionale.
Nel caso di verifica negativa saranno assegnati degli obblighi formativi aggiuntivi (OFA) da soddisfare nel primo anno di corso.
In caso di mancato assolvimento degli OFA, lo studente sarà iscritto al primo anno ripetente.

Obiettivi formativi specifici.

Il percorso formativo del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, inquadrato nella classe di laurea LM41 (DM n.1649 del 19-12-2023), si propone di formare medici chirurghi dotati di solide basi teoriche e pratiche, adeguate competenze professionali, integrate nella metodologia scientifica, preparati a valutare la persona nella sua totalità, considerando sia gli aspetti fisici che psicosociali, e a prestare attenzione ai problemi di salute individuali e comunitari, nonché alle differenze di sesso e genere.
La missione del corso si basa su una visione integrata che combina il paradigma biomedico del 'curare la malattia' con il paradigma psicosociale del 'prendersi cura dell'essere umano'. Questo approccio olistico è noto come meta-paradigma della complessità e pone l'accento sull'importanza di considerare l'individuo nella sua interezza, inclusi i contesti sociali e psicologici.
Le laureate e i laureati magistrali nei corsi della classe, in conformità agli standard internazionali sulla formazione medica e quanto previsto dagli obiettivi formativi qualificanti della Classe delle lauree in Medicina e Chirurgia, devono possedere
• Una visione multidisciplinare, interprofessionale e integrata dei problemi più comuni della salute e della malattia del singolo individuo in relazione alla disponibilità di risorse, in riferimento alle migliori pratiche derivate dalla medicina basata sulle evidenze e, quando appropriato, dalla medicina di precisione;
• Un'educazione orientata alla prevenzione della malattia e alla promozione della salute nella comunità e nel territorio, con una speciale attenzione ai principi della “medicina di precisione” che prevede l'applicazione di tecnologie e processi per la diagnosi, la prevenzione ed il trattamento di patologie in considerazione della variabilità individuale del genoma, dell'ambiente e dello stile di vita di ciascuna persona
• Una profonda conoscenza delle nuove esigenze di cura e salute, incentrate non solo sulla malattia, ma soprattutto sulla persona malata, considerata nella sua totalità di corpo e mente, nella specificità di genere e di popolazione, e inserita in uno specifico contesto sociale.

Ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici, il CdL in Medicina e Chirurgia prevede 360 Crediti Formativi Universitari (CFU) complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative pratiche volte alla maturazione di specifiche capacità professionali (CFU professionalizzanti). Il corso è organizzato in 12 semestri e non più di 36 corsi integrati; a questi sono assegnati specifici CFU dal Consiglio della struttura didattica in osservanza a quanto previsto nella tabella delle attività formative indispensabili.
Ad ogni CFU Teorico (TAF A, B, C, D) corrisponde un impegno-studente di 25 ore, di cui di norma non più di 12,5 ore di lezione frontale. Ad ogni CFU pratico (TAF F, tirocini curricolari) corrispondono 25 ore di didattica professionalizzante.
Ad ogni CFU pratico (TAF S, TPVES) corrispondono 20 ore di didattica professionalizzante e 5 ore di studio individuale. Ad ogni CFU per la prova finale (TAF E) corrispondono 25 ore di didattica assistita per la preparazione della tesi, sotto la guida di un Relatore.

Il metodo didattico adottato, mirato al raggiungimento delle competenze previste, prevede un'integrazione orizzontale (tra discipline diverse nello stesso semestre o anno) e verticale (per argomenti simili o complementari lungo più anni di corso) dei saperi con un'articolazione in 7 aree di apprendimento:
1. Area Preclinica e Propedeutica Medica
2. Area Medica e Medico-Specialistica
3. Area Chirurgica e Chirurgico-Specialistica
4. Area Intensivologica e Delle Emergenze
5. Area Materno Infantile
6. Area Diagnostica e dei Servizi
7. Area Assistenziale, Psico sociale e della Prevenzione

Il metodo di insegnamento si basa su una solida base culturale e metodologica acquisita nello studio delle discipline pre-cliniche, e successivamente è centrato sulla capacità di risolvere problemi e prendere decisioni, sul contatto precoce con il paziente, e sull'acquisizione di abilità cliniche e relazionali con il paziente.
I contenuti specifici dei corsi e gli obiettivi formativi sono strettamente correlati ai compiti che la società affida alla professione medica, rispondendo a esigenze di salute e coincidenti con le conoscenze e le abilità fondamentali necessarie all'esercizio professionale, definite in un “core curriculum” condiviso. I crediti professionalizzanti e le attività formative pratiche sono progettati per garantire l'acquisizione di una serie di abilità fondamentali, anch'esse identificate nel “core curriculum”.
La pratica medica clinica e metodologica deve essere particolarmente solida, attraverso un ampio utilizzo della didattica tutoriale, che trasforma la conoscenza teorica in esperienza personale. Questo metodo permette di costruire una scala di valori e interessi, e di acquisire le competenze professionali necessarie per gestire la complessità della medicina. Bagaglio indispensabile per sviluppare la consapevolezza dell'essere medico e dei valori profondi della professionalità, sono rappresentate dalle “medical humanities” che insieme alla conoscenza delle Cure Palliative e della Terapia del dolore, nei loro significati più aggiornati, completano l'approccio olistico alla salute.

Specifico rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l'attività di tirocinio pratico-valutativo prodromico al conseguimento del titolo accademico abilitante (TPVES), a cui sono destinati 15 CFU delle attività formative professionalizzanti. Il TPVES ha la funzione di rendere applicabili le conoscenze biomediche e cliniche alla pratica medica, di fornire gli elementi per risolvere questioni di deontologia professionale e sviluppare le competenze necessarie per risolvere problemi clinici nelle aree della medicina, della chirurgia e delle relative specialità, della diagnostica di laboratorio e strumentale, e della sanità pubblica. Lo svolgimento del tirocinio è programmato durante il corso di studi, non prima del quinto anno, e solo dopo aver superato tutti gli esami dei primi quattro anni di corso.
Il TPVES, della durata complessiva di 15 CFU, si articola in periodi di tirocinio, ciascuno di almeno 5 CFU mensili, nei seguenti ambiti:
• Area Chirurgica: Un mese di tirocinio con idoneità espressa dal docente universitario o dal dirigente medico responsabile della struttura.
• Area Medica: Un mese di tirocinio con idoneità espressa dal docente universitario o dal dirigente medico responsabile della struttura.
• Medicina Generale: Un mese di tirocinio, da svolgersi non prima del sesto anno di corso, presso l'ambulatorio di un medico di Medicina Generale avente i requisiti previsti dall'art. 27, comma 3, del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368. Questo periodo si basa su convenzioni tra l'Università e l'Ordine provinciale dei Medici e Chirurghi. L'idoneità sarà espressa dal medico di Medicina Generale
L'avvenuta acquisizione degli obiettivi formativi è accertata attraverso prove di valutazione riproducibili, basate su elementi oggettivi, non influenzate da fattori estranei (affidabilità) e leali (rispettose del patto formativo tra docente e discente) utilizzando metodologie valide e adatte alla dimensione da verificare sia in termini di conoscenze che di abilità e competenze.
I risultati di apprendimento attesi sono qui definiti integrando i Descrittori europei (5 descrittori di Dublino) con quanto proposto dall' Institute for International Medical Education (IIME), Task Force for Assessment, e da “The TUNING Project (Medicine) – Learning Outcomes/Competences for Undergraduate Medical Education in Europe”.

Al fine di illustrare in modo chiaro e sintetico come i risultati di apprendimento si colleghino al profilo professionale previsto (quadro A2.b) e agli insegnamenti previsti nel Percorso di formazione (quadro B1), a loro volta correlate all'attività professionalizzante svolta principalmente nell' Azienda sanitarie di riferimento, tenendo anche conto delle 8 aree di apprendimento (quadro A4.b.2), è disponibile una tabella riassuntiva, detta Matrice di Tuning come da link riportato.

Di seguito sono riportati gli obiettivi di apprendimento per i Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e attribuiti alle diverse abilità metodologiche previste dal DM 16/03/2007, art. 3 comma 7 richieste per tale Laureato.
Gli obiettivi sono inoltre coerenti con quanto indicato dal “Core curriculum per la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia” proposto dalla Conferenza Permanente dei Presidenti dei CdLM italiani (consultabili sul sito internet: <a href="http://presidenti-">http://presidenti-</a> medicina.it/core-curriculum/).

Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione

Le Laureate ed i Laureati in Medicina e Chirurgia devono possedere conoscenze e competenze tali da saper descrivere e correlare fra di loro gli aspetti fondamentali della struttura bio-molecolare, sia a livello macroscopico che microscopico, delle funzioni fisiologiche e dei processi patologici. Devono comprendere a fondo i principali quadri clinici delle malattie umane e i relativi principi terapeutici. Oltre a ciò, devono dimostrare una chiara comprensione dei principi sociali ed economici, nonché dei fondamenti etici dell'agire umano e professionale in relazione ai temi della salute e della malattia, prestando la dovuta attenzione alle differenze di sesso e genere.

Le conoscenze menzionate vengono acquisite attraverso una combinazione di lezioni frontali, laboratori, esercitazioni pratiche e tirocini. Questo approccio educativo non solo fornisce una solida base teorica, ma permette anche agli studenti di applicare le loro conoscenze in contesti pratici.

L'organizzazione didattica in corsi integrati facilita un'integrazione orizzontale tra le diverse discipline, assicurando che le conoscenze acquisite nelle discipline precliniche siano fortemente orientate alla loro applicazione nelle discipline cliniche. Questa integrazione rende l'apprendimento più coeso e pertinente alla pratica medica.

Il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento prefissati per ogni insegnamento viene verificato tramite prove scritte strutturate, colloqui orali e prove pratiche. Questi metodi di valutazione sono coerenti con gli obiettivi di apprendimento attesi, garantendo così che gli studenti non solo acquisiscano conoscenze, ma siano anche in grado di applicarle in situazioni reali.

II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione

I laureati devono essere in grado di applicare le loro conoscenze per comprendere e risolvere i problemi di salute dei singoli individui, con particolare attenzione alla specificità di genere, e dei gruppi e delle popolazioni, includendo anche nuove tematiche inserite in contesti ampi e interdisciplinari. Le loro competenze cliniche devono essere rivolte ad affrontare la complessità dei problemi di salute della popolazione, dei gruppi sociali e del singolo paziente. Questa complessità è caratterizzata da diverse dimensioni, tra cui quelle anagrafiche, la presenza di più patologie e l'intreccio di determinanti biologici, socio-culturali e specifici di genere.

Inoltre, per sviluppare la capacità di applicare conoscenze e comprensione, viene data particolare attenzione all'acquisizione di abilità pratiche attraverso attività tutoriale guidata. Negli insegnamenti di ambito preclinico, vengono illustrate le applicazioni cliniche delle conoscenze di base, consentendo allo studente di acquisire competenze che saranno poi correlate a quelle acquisite nei corsi di contenuto clinico successivi, in un processo di integrazione volto a valorizzare il saper fare.

Negli insegnamenti di ambito clinico, la capacità dello studente di applicare le conoscenze viene sviluppata in contesti che simulano o descrivono situazioni reali, anche mediante il ricorso a casi riportati nella letteratura scientifica, ma che valorizzano il rapporto con il paziente. La verifica finale di profitto tiene conto anche delle competenze acquisite tramite attività di tirocinio e esercitazioni cliniche svolte in ambito tutoriale.

Al termine del corso di studi, lo studente sarà in grado di dimostrare autonomia di giudizio, abilità comunicative e capacità di apprendimento.

III - Autonomia di giudizio

Le laureate ed i laureati avranno la capacità di integrare le conoscenze e gestire la complessità, nonché di formulare giudizi basati su informazioni limitate o incomplete. Dovranno riflettere sulle responsabilità sociali ed etiche legate all'applicazione delle loro conoscenze e giudizi.
A tale fine, i laureati:
- Dimostreranno, nello svolgimento delle attività professionali, un approccio critico, scetticismo costruttivo e atteggiamento creativo orientato alla ricerca.
- Terranno in considerazione l'importanza e le limitazioni del pensiero scientifico basato su informazioni ottenute da diverse risorse, per stabilire la causa, il trattamento e la prevenzione delle malattie.
- Formuleranno giudizi personali per risolvere problemi analitici e complessi, e ricercare autonomamente informazioni scientifiche, senza aspettare che esse siano fornite, utilizzando le basi dell'evidenza scientifica.
- Formuleranno ipotesi, raccoglieranno e valuteranno in modo critico i dati per risolvere problemi, consapevoli della complessità, incertezza e probabilità nelle decisioni prese durante la pratica medica.
- Saranno in grado di pianificare efficacemente e gestire il proprio tempo e le proprie attività per affrontare condizioni di incertezza, adattandosi ai cambiamenti.
- Eserciteranno la responsabilità personale nel prendersi cura dei pazienti, rispettando il codice deontologico della professione medica.
- Applicheranno il pensiero riflessivo sulla propria attività professionale riguardo alla relazione con i pazienti, gli altri operatori, i metodi impiegati, i risultati ottenuti e le esperienze personali ed emotive.
Tale autonomia viene acquisita attraverso le modalità di verifica delle conoscenze (esami orali, scritti, esercitazioni/tirocini in reparto) che i laureati affronteranno durante il percorso formativo

IV - Abilità comunicative

Le laureate e i laureati sapranno comunicare in modo chiaro e privo di ambiguità le loro conclusioni, le conoscenze e la logica che le sottende, sia a interlocutori specialisti che non specialisti, nonché ai propri pazienti, adattandosi alle modalità richieste dalle circostanze. Infatti, sin dal primo anno del percorso formativo particolare attenzione viene data al rapporto medico paziente e all'etica della comunicazione.
A tale scopo, i laureati:
- Saranno in grado di ascoltare attentamente per estrarre e sintetizzare le informazioni rilevanti su tutte le problematiche, comprendendone i contenuti ed esercitando le capacità comunicative per facilitare la comprensione con i pazienti e i loro parenti. Questo permetterà di coinvolgerli attivamente nelle decisioni, trattandoli come partner alla pari.
- Comunicheranno in maniera efficace con colleghi, comunità, altri settori e media, interagendo con altre figure professionali coinvolte nella cura dei pazienti attraverso un efficiente lavoro di gruppo.
- Dimostreranno una buona sensibilità verso i fattori culturali e personali che migliorano le interazioni con i pazienti e la comunità.
- Saranno in grado di affrontare situazioni critiche sul piano comunicativo, come la comunicazione di diagnosi gravi, il colloquio su temi sensibili relativi alla vita sessuale e riproduttiva, e le decisioni di fine vita.

Tali abilità vengono acquisite tramite esercitazioni e tirocini svolti nei reparti, dove si pone grande attenzione al dialogo medico-paziente, e durante le verifiche tramite colloqui orali. Inoltre, le abilità comunicative vengono sviluppate anche in relazione alla presentazione dell'elaborato originale per la prova finale.

Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.

ITALIANO

V - Capacità di apprendimento

Le Laureate ed i laureati alla fine del percorso formativo dovranno essere in grado di sviluppare quelle capacità di apprendimento che permettano loro di continuare a studiare in modo autonomo e autodiretto.

A tale fine, i laureati:
- Saranno in grado di raccogliere, organizzare e interpretare criticamente le nuove conoscenze scientifiche e le informazioni sanitarie/biomediche provenienti da diverse risorse e database disponibili.
- Sapranno ottenere le informazioni specifiche sui pazienti dai sistemi di gestione dei dati clinici, utilizzando la tecnologia dell'informazione e delle comunicazioni come valido supporto alle pratiche diagnostiche, terapeutiche e preventive, nonché per la sorveglianza e il monitoraggio dello stato di salute, comprendendone sia l'applicazione che le limitazioni.
- Sapranno gestire un archivio accurato della propria pratica medica, per consentirne una successiva analisi e miglioramento.
- Saranno in grado di individuare i propri bisogni formativi, anche a partire da attività di audit della propria pratica, e di progettare percorsi di auto-formazione.

Tali capacità vengono acquisite durante il regolare svolgimento e frequenza del percorso formativo e verificate attraverso le diverse attività di valutazione delle conoscenze, quali esami orali, prove scritte ed esercitazioni/tirocini in reparto.

Competenze associate alla funzione.

Medico Chirurgo
Le principali funzioni di un laureato in Medicina sono definite dal percorso formativo del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Questo percorso mira a fornire competenze non solo nella cura delle malattie, ma anche nella cura complessiva dell'individuo. L'obiettivo è mantenere il benessere psico-fisico delle persone, rispettando le linee guida nazionali ed internazionali. Questo si ottiene anche attraverso interventi di prevenzione, con particolare attenzione alla medicina di genere e alla medicina di precisione.

Funzione in contesto di lavoro.

Medico Chirurgo
Il laureato magistrale in Medicina e Chirurgia esercita la professione medica nell'ambito delle norme e delle definizioni stabilite dall'Unione Europea.
La Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia con abilitazione alla professione e conseguente iscrizione all'Ordine Professionale è requisito per l'accesso alle Scuole di Specializzazione di Area Medica, Chirurgica e dei Servizi e per il Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale, che costituiscono il primo stadio dell'accesso al mondo del lavoro per i laureati che intendano dedicarsi alla professione nelle diverse specializzazioni previste.
Il laureato magistrale in Medicina e Chirurgia con abilitazione è preparato ad effettuare il suo intervento professionale in funzione del peculiare stato di salute dell'individuo e in rapporto alla organizzazione assistenziale in cui si trova ad operare